Impianti Chimico Fisici

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Generalità

L’impianto chimico-fisico mod. BREAKTANK è il modo più semplice ed economico per depurare una vasta gamma di acque reflue industriali derivanti da produzioni e/o lavorazioni che danno origine ad un tipo di refluo ad alto contenuto di carico inorganico. In particolare questi sistemi trovano applicazione nel trattamento di reflui derivanti da:

- Autolavaggio con sezione di lavaggio motori e deceratura veicoli nuovi
- Lavaggio e sgrassaggio per mezzo di detergenti nell’industria in genere
- Burattatura, sgrassatura alcalina e di fosfosgrassaggio
- Cabine di verniciatura
- Lavorazione di colle, inchiostri, coloranti (mobilifici, serigrafie, tipografie, colorifici, tintorie)
- Lavanderie industriali ad alto contenuto inorganico (lavaggio di tute da officina, stracci…)

Schema di processo

L’impianto mod. BREAKTANK, normalmente preceduto da una serie di pre-trattamenti posti a monte dello stesso e previsti a seconda del tipo di refluo da trattare (grigliatura, dissabbiatura-disoleazione, accumulo con equalizzazione-omogeneizzazione), prevede una serie di fasi di trattamento quali:

- Neutralizzazione – Costituita da sistema di controllo e regolazione del pH
- Chiariflocculazione – Costituita da sistemi di dosaggio specifici chemicals coagulanti
- Sedimentazione – Costituita da specifica vasca di sedimentazione a fondo tronco-conico
- Disidratazione Fanghi – Costituita da sistema a sacchi drenanti

Eventuali sistemi di affinamento dei reflui in uscita dall’impianto mod. BREAKTANK, da dotarsi a seconda della necessità specifica ed in funzione della tipologia del rendimento epurativo desiderato e/o della tipologia del corpo ricettore allo scarico, possono essere inseriti, a richiesta, a valle dello stesso:

- Filtrazione su Quarzite
- Adsorbimento su Carboni Attivi

Caratteristiche costruttive

Gli impianti mod. BREAKTANK possono essere realizzati in struttura monoblocco con carpenteria in lamiera d’acciaio al carbonio opportunamente verniciato oppure, su richiesta, in acciaio inox AISI 304 da posizionare fuori terra, e risultano dotati di tutti i servizi e gli accessori atti a facilitarne la corretta conduzione.

Descrizione del processo

Le acque da depurare, dopo i necessari pre-trattamenti fisici previsti a seconda dei casi (grigliatura, sedimentazione e di disoleazione primaria, accumulo ed equalizzazione/rilancio), confluiscono per mezzo di un’elettropompa al comparto di reazione dove, addizionate automaticamente della dose prestabilita di reattivo e omogeneizzate meccanicamente per mezzo di apposito sistema di miscelazione, vengono prima neutralizzate (con controllo automatico del pH a mezzo di specifica centralina automatica), e successivamente “flocculate” per mezzo del dosaggio automatico di opportuni reagenti coagulanti e flocculanti che danno luogo alla formazione dei “fiocchi” ed alla loro aggregazione. Attraverso un percorso obbligato, passano poi nel comparto di sedimentazione dove avviene la chiari-flocculazione dei liquami, per mezzo della precipitazione dei fiocchi formatisi precedentemente (fanghi flocculati) nella tramoggia sul fondo del comparto. Le acque chiarificate vengono quindi inviate allo scarico, previo opportuno passaggio in pozzetto di ispezione/ fiscale, oppure a ulteriore sistema di trattamento/affinamento ove previsto (sistema di filtrazione a quarzite e/o a carboni attivi), al fine di abbattere ulteriormente i valori di solidi sospesi SST e di COD - BOD5 che, sotto forma di disciolti, risultino ancora presenti nel refluo), per assicurare il rispetto dei limiti di accettabilità previsti dalla Tab.3 del Decreto Legislativo 152/06, relativamente allo scarico in pubblica fognatura oppure in acque superficiali. I fanghi prodotti nella sezione di sedimentazione vengono invece estratti dal decantatore e inviati in sacco filtrante, dove subiscono una ulteriore disidratazione al fine di consentirne l’asportazione e lo smaltimento diretto. Il sacco pieno, deve essere sostituito e stoccato in idonee condizioni, in attesa di conferimento.

Dimensioni e portate

Gli Impianti sono costruiti per far fronte a portate che vanno da 1 a 5 mc/ora. Per impianti di taglia superiore contattare direttamente il ns Ufficio Tecnico.

Forniture in opzione

- Circuito antigelo automatico (cod. AG) È un dispositivo elettrico che provvede automaticamente al riscaldamento interno della struttura.
- Sistema di remotazione allarmi e supervisione da remoto (cod. RMA) E’ un sistema integrato nel quadro elettrico di comando che prevede la dotazione di un sistema a PLC e relativo dispositivo di remotazione allarmi per mezzo di scheda GSM oppure con collegamento ethernet (forniti dal cliente)

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